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Cosa Dobbiamo Sapere prima di Iniziare il Corso di Musica

Cosa dobbiamo sapere prima di iniziare il corso di musica




Le cose fondamentali che dobbiamo conoscere per poter accedere al corso specifico di tastiere elettroniche e di pianoforte li vado ad elencare e spiegare in maniere molto semplice e accessibile a tutti in questa 1° e unica lezione teorica.
Come i numeri si scrivono sul quaderno a quadri, le lettere sul quaderno a righe, la musica, ovvero le note li scriviamo sul Pentagramma.

Il Pentagramma o rigo musicale è costituito da un fascio di 5 linee parallele fra cui sono interposti 4 spazi, come si vede nella Fig. 1

Fig. 1


  Le linee e gli spazi si contano dal basso verso l’alto come si vede nella Fig. 2

Fig. 2  


Su questo Pentagramma scriviamo le note musicali che possono trovarsi sia sulle linee, che dentro gli spazi, oppure anche fuori del pentagramma aggiungendo delle piccole lineette che chiamiamo tagli addizionali; in base alla posizione che assumono sul pentagramma li chiamiamo con i 7 nomi che senz’altro abbiamo sentito da sempre, ovvero Do Re Mi Fa Sol La Si, come si nota nella Fig. 3

Fig. 3



Le partiture musicali (rappresentate dall’insieme dei righi musicali) sono scritte apponendo all’inizio di ogni rigo musicale una chiave, ne esistono 7 che elenchiamo, in questo momento solo per cultura musicale, nella Fig. 4

Fig. 4



Significa che le posizioni che le note assumono sul pentagramma cambiano al cambiare della chiave.
Per lo studio delle tastiere, pianoforte, violino, chitarra, fisarmonica, mandolino chiamati strumenti in DO si usa la chiave di violino o sol che abbiamo apposto nel nostro pentagramma come si vede nell Fig. 5

Fig. 5



 A questo punto è importante soffermarci un attimino per cercare di memorizzare il più possibile il nome delle note in base alla loro allocazione sul pentagramma.
Un metodo semplice per poterlo fare è imparare a memoria le 4 note negli spazi dal 1 al 4 che sono : FA LA DO MI; poi le 5 note nelle linee dalla 1 alla 5 che sono : MI SOL SI RE FA.
Nella Fig. 6 esponiamo un pentagramma con delle note messe a caso come esercizio; si consiglia l'allievo di ripetere più volte questo esercizio, in maniera tale da memorizzare il più possibile le note su questo pentagramma, riferendosi alla Fig. 3 per la verifica che le note siano state eseguite correttamente.

Fig. 6



All’inizio sembra difficile memorizzare le note, ma in realtà è più semplice di quanto possiamo immaginare, non per forza dobbiamo memorizzarle tutte in una volta; se riuscissimo a memorizzare una posizione al giorno (e sono 13 quelle che, in questo momento ci interessano, come si vede dalla fig. 3) bastano solo 13 giorni, ma se anche fosse un mese o due mesi non succede niente, strada facendo mentre eseguiamo gli esercizi sulla tastiera per forza dobbiamo memorizzarle, come tutte le cose ripetitive che si fanno nella vita.
Leggere le note è importante perché ci apre la prima visione di quello che sarà il linguaggio della musica. Nella Fig.7 faccio vedere uno spartito complesso


Fig. 7



In esso, ho elencato alcune note saltuarie, indicate dalle frecce. Ci accorgiamo che li sappiamo leggere, sono quelle stesse che abbiamo studiato prima.
Quindi ci accorgiamo che le note in tutti gli spartiti musicali, che siano di Beethoven , di Mozart o di Chopin li sappiamo leggere anche noi e questo primo bagaglio di cultura musicale non ce lo potrà togliere nessuno.

In uno spartito di musica, l’insieme delle note scritte nel pentagramma, come abbiamo visto sopra formano la melodia.
Un breve riepilogo ci permette di mettere a fuoco i punti salienti di ciò che abbiamo detto fino a questo momento:
Il Pentagramma o rigo musicale – formato da 5 linee e 4 spazi
Le note musicali che sono 7 (do re mi fa sol la si)
I tagli addizionali sono quelle lineette che tagliano o intersecano le note e che, ci permettono di riconoscerle quando si trovano fuori dal pentagramma
La chiave di violino o sol (è detta anche di sol perché corrisponde sulla linea del sol) e, si posiziona all’inizio del pentagramma
La Melodia che è formata dall’insieme delle note presente su tutto il pentagramma.

Oltre a melodia, la musica è ritmo.
Vediamo come è rappresentato il ritmo sul pentagramma.
Il pentagramma viene suddiviso in spazi separati da stanghette chiamate stanghette spezzabattute, esse delimitano uno spazio chiamato battuta musicale o misura come si vede dalla Fig. 8

Fig. 8



Subito dopo la chiave di violino e, soltanto all’inizio della partitura viene segnato il ritmo identificato con dei numeri frazionati : 4/4 3/4 2/4 ecc.
Per adesso concentriamoci sul tempo 4/4 indicato anche con una C e, i primi esercizi che andremo in seguito a visionare sono rappresentati con questo ritmo di 4/4.
Cosa vuol dire 4/4 :
vuol dire che all’interno di una battuta musicale vi sono comprese delle note, una o più ma che nell’insieme valgono 4/4.
Vediamo ora le note musicali con il loro rispettivo valore; per adesso visioniamo solo le note che ci interessano per lo svolgimento dei nostri primi esercizi, tralasciando le altre che incontreremo in seguito.
Nella Fig. 9 sono rappresentate le note con il loro rispettivo valore.

Fig. 9

La prima nota di forma ovale e vuota all’interno è detta semibreve e vale 4/4, il che significa che in una battuta musicale col tempo di 4/4 può essercene soltanto una come si vede nella fig. 10

Fig. 10



la seconda nota, sempre dalla fig. 9, vuota all’interno con un’asticella, che può essere all’insù o all’ingiù, indifferentemente, soltanto per far rientrare la gamba dentro il pentagramma, è detta minima che vale 2/4.
Significa che dentro una battuta musicale sempre con il tempo indicato di 4/4 ne entrano 2 come si vede nella fig. 11

Fig. 11


La terza nota, sempre dalla fig. 9, con l’asticella come la minima però piena all’interno, è detta semiminima che vale ¼.
Significa che, dentro una battuta, sempre con il tempo indicato di 4/4, sono presenti 4 note, come si vede nella fig. 12

Fig. 12


La quarta nota, sempre dalla fig. 9, come la semiminima con in più una gambetta, è detta croma che vale 1/8 (quando sono singole, si scrivono come indicato nella fig. 9 , quando si trovano in serie, di solito si scrivono a coppia, unite da un'asticella orizzontale, in quanto 2 crome formano ¼ ).
Significa che dentro una battuta musicale, sempre con il tempo indicato di 4/4 sono presenti 8 note, come si vede nella fig. 13

Fig. 13



Ogni nota ha una rispettiva pausa, che ha lo stesso valore di tempo della nota corrispondente; la fig. 14 li rappresenta visivamente:


Fig. 14


in uno spartito musicale, quando incontriamo una nota, pigiamo il tasto corrispondente sulla tastiera del pianoforte, quando incontriamo una pausa, stiamo fermi, cioè non abbassiamo nessun tasto , per la durata della pausa (in seguito specificheremo le note che nello spartito corrispondono ai tasti del pianoforte).


Ancora un breve riepilogo ci permetterà di memorizzare le parti salienti del ritmo e cioè:
Le stanghette spezzabattute sono delle lineette verticali sul pentagramma che delimitano uno spazio detto battuta
La battuta musicale o misura è lo spazio compreso fra 2 stanghette spezzabattute
4/4 o C sono dei simboli che, posti all’inizio di uno spartito musicale, ci indicano la durata di tempo che una battuta musicale deve avere e il valore in note che, all’interno dovranno prendere posto
La nota semibreve che vale 4/4 con la sua rispettiva pausa
La nota minima che vale 2/4 con la sua rispettiva pausa
La nota semiminima che vale ¼ con la sua rispettiva pausa
La nota croma che vale 1/8 con la sua rispettiva pausa

 
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