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Come Facciamo a Leggere la Musica?

COME FACCIAMO A LEGGERE LA MUSICA




      Uno spartito musicale nel suo insieme è formato dal pentagramma, con all’inizio la chiave di violino e subito dopo il tempo, indicato da una C oppure dalla frazione numerica 4/4, le battute e, in esse vari tipi di note, come si vede dalla fig. 15

Fig. 15


               



    





Adesso, per semplificare, e, anche per uno studio graduale, partiamo da uno spartito come quello precedente, però che abbia tutte note uguali, come si vede dalla fig. 16

                                                         

Fig. 16




              






1° esercizio :

Nella fig. 16 sono rappresentate tutte note semibrevi che valgono 4/4 ciascuna; vi è anche una pausa di semibreve, anch’essa dello stesso valore (rappresentata dal trattino posto nella parte inferiore della 4° linea del pentagramma).

Poiché la semibreve vale 4/4 e, il tempo indicato all’inizio dello spartito è anch’esso di 4/4, significa che troviamo una nota soltanto per ogni battuta musicale, non resta altro spazio per altre note da inserire.

Vediamo adesso come facciamo a leggere la musica: facciamo a tal proposito 4 movimenti con la mano come si vede nella fig.17



Fig. 17




                                                      



Cioè abbiamo suddiviso ogni battuta in 4 parti o movimenti della durata di ¼ ciascuno; il 1° movimento è in battere (cioè battiamo con la mano ad esempio su un tavolo) significa che ogni volta che battiamo il 1° movimento, ha inizio una nuova battuta; gli altri movimenti sono, il 2° a sinistra, il 3° a destra e il 4° in alto.

La nota della 1° battuta della fig 16 è DO e ha valore 4/4; quindi battiamo il DO con il 1° movimento e prolunghiamo la nota per gli altri 3 movimenti : DO..O..O..O

Visto nella fig. 18 verrebbe:



Fig. 18




                          



ripetiamo lo stesso per la 2° battuta della fig. 16 con la nota che in questo caso è RE, e così via con il MI, il FA ecc.

E’ spontaneo soffermarci ogni volta che finisce una battuta e ne inizia un’altra (quasi tutti gli allievi, all’inizio lo fanno); immaginiamoci mentre stiamo camminando (il camminare è uno dei movimenti ritmici, che facciamo spontaneamente con passi sempre uguali); ogni 4 passi che facciamo è una battuta musicale, gli altri 4 successivi è la 2° battuta e così via. I primi 4 passi, riferendoci alla nostra partitura, è la nota DO, che abbiamo eseguito con DO…O…O…O; i secondi 4 passi, senza soffermarci (se no zoppicheremmo) è la nota RE, che eseguiamo RE…E…E…E, e così via fino alla fine dell’esercizio.

Nella penultima battuta troviamo una pausa di 4/4 che eseguiamo UNO..DUE..TRE..QUATTRO sempre seguendo il nostro immaginario cammino ritmico.

Ovviamente, i passi della nostra immaginaria camminata, possono essere lenti oppure veloci; essi rappresentano la velocità di esecuzione dell’intero brano musicale. Nelle partiture di musica classica la velocità di esecuzione è indicata con la dicitura MM.  =60 (MM stà per metronomo, che è uno srumento che misura i battiti di ¼ ciascuno, dati dalla nota semiminima che equivale a 60).

Eseguiamo i nostri esercizi, con una velocità di battiti o passi a piacere, purchè idonei per una buona esecuzione degli stessi.

La doppia stanghetta finale, indica che l’esercizio è terminato.



2° esercizio:

costruiamo una partitura con note tutte uguali di minima che hanno valore 2/4 ciascuna, compreso una pausa di minima che ha anch’essa lo stesso valore, come si vede nella fig. 19



Fig. 19



               



sempre facendo i 4 movimenti della mano come nella fig. 17, leggiamo la 1° battuta; facciamo entrare la 1° nota Do (perché vale 2/4) nei primi 2 movimenti, mentre la 2° nota Re entra nel 3° e 4° movimento.

Cosi’ facendo la battuta in questione si leggerà  Do…o…Re…e; si passa poi alla ° battuta leggendo Mi…i…Fa…a,  e così via fino alla fine dell’esercizio.

L’ultima battuta, dove è presente la pausa della minima, la leggeremo : Uno…Due…Do…o; la doppia stanghetta anche qui, indica che l’esercizio è finito.



3° esercizio:

costruiamo una partitura con note tutte uguali di semiminima che hanno valore ¼ ciascuna, compreso una pausa di semiminima che ha anch’essa lo stesso valore, come si vede nella fig. 20.



Fig. 20






             



Sempre facendo i famosi 4 movimenti della mano come nella fig. 17, leggiamo la 1° battuta; in questo caso, poiché la semiminima vale ¼, entra esattamente una nota per ogni movimento della mano, e cioè: Do…Re…Mi…Fa…; si passa poi alla 2° battuta leggendo le altre 4 note nei rispettivi movimenti e cioè: Sol… La…Si…Do, e così via, fino alla fine.

L’ultima battuta, dove sono presenti la pausa della semiminima (la prima che vale 1/4), successivamente la nota Do (che vale ¼) e infine la pausa della minima (che vale 2/4). Si leggerà così: Uno…Do…Tre…Quattro.



4° esercizio:

costruiamo una partitura con note tutte uguali di crome che hanno valore 1/8 ciascuna, compreso una pausa di croma, che ha anch’essa lo stesso valore, come si vede nella fig. 21



Fig. 21




               



abbiamo scritto le crome a due a due, unite da una lineetta orizzontale, in quanto 2 crome valgono ¼.

Facendo sempre, i famosi 4 movimenti della mano come nella fig.17, leggiamo la 1° battuta; in questo caso, poiché 2 note valgono ¼, entrano esattamente 2 note per ogni movimento della mano e cioè: Do-RE…Mi-Fa…Sol-La…Si-Do; leggendole accentiamo la prima delle due note.

L’ultima battuta, dove sono presenti una pausa di croma+una croma, una pausa di semiminima, una minima, si leggerà: un-do…uno…Do…o.



5° esercizio

Costruiamo una partitura con note e pause miste come si vede nella fig. 22 e leggiamo o meglio solfeggiamo (per comodità  è uguale alla Fig. 15)



Fig. 22



              

Questo è l’ultimo esercizio di esclusiva lettura del mio corso; da questo momento in poi, la lettura sarà soltanto applicata allo studio del pianoforte.

 
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